Una nuova ricerca in ambito di Pnei e Menopausa dimostra che l’estratto di trifoglio rosso fermentato, riduce in modo significativo diverse delle sintomatologie legate alla menopausa,

ad esempio sia il numero che la gravità delle vampate di calore giornaliere. Questi risultati risultano promettenti poiché il trattamento con il trifoglio rosso fermentato non ha  effetti collaterali al contrario delle terapie ormonali che possono implementare il rischio di tumori e malattie cardiovascolari.

Isoflavoni e probiotici combinati nel trifoglio rosso, riducono potenzialmente i sintomi vasomotori della menopausa, secondo i ricercatori del Dipartimento di Endocrinologia e Medicina Interna e del Dipartimento di Medicina Clinica presso l’Aarhus University e Aarhus University Hospital. I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista PLOS One.

Lo studio ha anche riscontrato che l’estratto riduce la demineralizzazione ossea e conseguente osteopenia avanzata che colpisce solitamente la donna durante la menopausa.

Sembra essere il processo di fermentazione dell’estratto del trifoglio rosso a fare davvero la differenza, poiché la fermentazione dell’acido lattico aumenta la biodisponibilità dei composti simili ad estrogeni (noti come isoflavoni o fitoestrogeni) che il trifoglio rosso possiede in abbondanza.

La sfida con gli isoflavoni riguarda la loro incapacità di attraversare l’intestino senza entrare in circolo. Questo problema viene bypassato quando l’estratto del trifoglio rosso viene sottoposto a un processo di fermentazione, che separa le molecole di zucchero dagli isoflavoni, aumentandone così la biodisponibilità.

Un’ottima integrazione deve infatti sempre attenzionare la reale biodisponibilità di un composto/principio attivo perché esso risulti davvero efficace.